William Gell, disegnatore, archeologo e viaggiatore inglese (1777 – 1836).
Mentre la Guerra d’Indipendenza americana stava per scatenare un conflitto coloniale tra le potenze europee, e la crisi economica susseguita, mischiata agli ideali illuministici ormai nel pieno, porteranno la Francia alla Rivoluzione del 1789, il primo Aprile del 1777 ad Hopton, nel Derbyshire in Inghilterra, nasceva William Gell.
Figlio di Philip Eyre Gell e Dorothy Milnes, William apparteneva ad un’antica e distinta famiglia inglese tradizionalmente legata all’esercito e alla politica, il bisnonno, Baronetto, Sir John Gell fu un parlamentare e colonnello durante la Guerra Civile inglese, lo zio, il Capitano John Gell, ufficiale della Royal Navy, fu un eroe della marina e quando morì nel 1806, non avendo moglie e figli, lasciò una grande eredita divisa tra le sorelle e i nipoti, i figli del fratello Philip Eyre.
A beneficiare dell’eredità furono i nipoti, tra cui dunque William Gell, poiché, intanto, Philip Eyre nel 1795 morì.
Philip Eyre Gell era nato nel 1723, e nel 1774 a cinquantuno anni sposò Dorothy Milnes, che di anni ne aveva sedici. I due ebbero cinque figli, Philip nel 1775, William nel 1777, Henry nel 1779, Mary nel 1780 e Isabella nel 1783.
La famiglia aveva pensato in un primo momento di destinare William ad una carriera ecclesiastica, riservandogli una accurata educazione.
William Gell studiò alla Derby Grammar School e all’Emmanuel College di Cambridge dove si iscrisse nel 1793. Nel 1797 fa il suo primo studio che sarà pubblicato poi in A Tour in the Lakes Made 1797. Nel 1798 prese il grado di baccelliere in belle lettere all’Emmanuel College, venendo anche eletto membro della medesima istituzione.
Dopo che il padre, Philp Eyre, come detto, morì, la madre Dorothy Milnes sposò in seconde nozze, nel 1798, un collaboratore in affari del suo defunto ex marito, Thomas Blore.
Blore era un topografo, ricordato per dei brillanti studi sulle Midlands inglesi (1). E’ del tutto evidente che il patrigno abbia influenzato il giovane William, tuttavia già incline alla professione di quelle discipline.
William Gell nel 1800 prende il grado di dottore, dedicandosi interamente allo studio della storia dell’antichità, e ben presto fu in grado d’insegnare pubblicamente antiquariato (2).
Dal 1800 intraprese numerosi viaggi seguiti da brillanti pubblicazioni che gli valsero sia il titolo di Cavaliere che l’ammissione nel 1807 nell’esclusivo clubs londinese della Society of Dilettanti.
Nel 1804 pubblicò The Topography of Troy, nel 1807 The Geography and Antiquities of Ithaca, poi nel 1810 The Itinerary of Greece.
Nel 1814 fu scelto dalla futura regina d’Inghilterra Carolina, in veste di vice Ciamberlano, come guida per il viaggio che la principessa aveva deciso di fare verso l’Italia dopo il crescente dissidio con il conserte e futuro re Giorgio IV.
Questa circostanza offre a Sir Gell la possibilità di soggiornare in Italia, seguendo negli spostamenti Carolina, che nel frattempo aveva probabilmente instaurato una relazione amorosa con un certo Bartolomeo Pergami. William Gell lascia la compagnia eterogenea della futura regina evitando le accuse di slealtà adducendo problemi fisici, che peraltro effettivamente sono spesso documentati quali gotta e reumatismi. Non eviterà tuttavia di essere coinvolto nel processo a carico della principessa quando questa si risolse a sfidare il consorte, ritornando a Londra per difendersi dalle accuse di infedeltà (3).
L’interesse di Gell per l’antico lo spinsero nel 1815 a ritornare in Italia per dedicarsi pienamente allo studio del passato, privilegiando Pompei come fulcro delle sue ricerche e nel 1817, insieme a Peter John Gandy, pubblica il primo dei sui libri dedicati a Pompei: Pompeiana, the topography, edifices, and ornaments of Pompeii.
Nel 1817 pubblica anche The Itinerary of the Morea (poco prima del Pompeiana 1817-19),
e nel 1820 Le Mura di Roma.
Nel 1820 si trasferisce definitivamente a Napoli, in compagnia del suo inseparabile amico e compagno di ricerche Richard Craven, dove diventa corrispondente per i Dilettanti.
Nel 1821 pubblica Antiquities of Ionia, nel 1823 Narrative of a Journey in the Morea.
Nel 1832 pubblica in due volumi il secondo dei testi su Pompei: Pompeiana, the topography, edifices and ornaments of Pompeii. The result of excavations since 1819.
Nel 1834 pubblica il suo ultimo libro intitolato The Topography of Rome.
Leggiamo nel libro sulla vita di Walter Scott, scritto da Lockhart, che Gell nel 1832 era nella città di Pozzuoli per esaminarvi le antichità, e che il cui zelo lo avrebbe portato senza dubbio a dare una esatta descrizione di queste ricerche. Purtroppo sia le ricerche su Pozzuoli che il terzo volume su Pompei, del cui progetto abbiamo testimonianza dagli appunti nei suoi taccuini, non videro mai la luce.
L’acuirsi dei suoi problemi fisici, che lo avevano portato anche alla completa immobilità già anni pirma, lo condussero alla morte, avvenuta il 4 Aprile del 1836.
Sir William Gell fu seppellito nel cimitero Acattolico di Santa Maria delle Fede in Napoli nella tomba monumentale della famiglia Craven.
Oggi è ricordato in una targa conservata al Cimitero Britannico di Napoli.